sabato 15 maggio 2010

Iniziano le rappresentazioni tragiche a Siracusa

Al teatro greco di Siracusa, "Aiace", tragedia dell'orgoglio e della vergogna
di Giuseppe Distefano, Il Sole 24 Ore, 14 maggio 2010

Non gode di molta popolarità il bellissimo e poetico testo di Sofocle "Aiace". Personaggio scontroso, appartato, una specie di Don Chisciotte ante litteram che ha compiuto una strage di innocue mandrie, scambiandole per i suoi compagni nemici in un'allucinazione manovrata dagli dei. Defraudato, alla morte di Achille, delle armi di costui assegnate al suo nemico Ulisse, in un delirio di vendetta, smarrisce il lume degli occhi e della mente per l'intervento della spietata e ambigua Atena, e immagina di massacrare Agamennone, Menelao, Ulisse. Ritornato in sé, non ha altra scelta, soffocato dal ridicolo, consapevole dell'inevitabile condanna a morte, e non potendo sopravvivere alla vergogna per l'inutile strage, che togliersi la vita con la spada avuta in dono da Ettore. E a nulla saranno servite le amorevoli implorazioni di Tecmessa...

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