sabato 15 maggio 2010

La guerra civile mafiosa nella nuova edizione di "Raccolto rosso" di Deaglio

MAFIA E POLITICA IL LUNGO INGANNO
SIMONETTA FIORI, REPUBBLICA del 10/5/2010 a pag. 29

C’erano molte casalinghe a Torretta che non erano mai uscite di casa. Poi, di colpo, tutte iniziarono a viaggiare, a turno. Dal paesetto sopra Punta Raisi a Nuova York. Indossavano panciere e sotto quelle panciere c’era tanta, tanta eroina. Quando vennero processate una di loro disse: “A me borotalco mi pareva”. Racconta questa e altre storie Enrico Deaglio in “Raccolto rosso”, ripubblicato ora, diciassette anni dopo, con un denso aggiornamento. Che fine hanno fatto oggi quelle casalinghe? E gli elettrauti di Brancaccio sono ancora capaci di costruire autobombe libanesi? E la moglie di Mannoia, che convinse il marito a pentirsi e andò a Roma per trattare con la Criminalpol, cosa fa oggi? Dopo averci raccontato piccole storie e morti celebri (La Torre, Falcone, Borsellino ecc.), Enrico Deaglio torna in Sicilia, alla ricerca di nuove storie: storie di mafia. Per capire come sono andate a finire le vecchie e quali novità ci sono. Per raccontarci, da abile narratore, la nuova era: dal 1993, quando lo Stato scende a patti con la mafia, a oggi, con le ultime rivelazioni di Spatuzza e Ciancimino.

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